Festa della Divina Misericordia – domenica 19 aprile 2020 – ore 11.30

Event details

  • domenica | 19 Aprile 2020
  • 11:30 - 12:30

FESTA della DIVINA MISERICORDIA

La Festa della Misericordia è celebrata la prima domenica dopo Pasqua, ovvero la seconda Domenica di Pasqua, attualmente chiamata Domenica della Divina Misericordia. La iscrisse per primo nel calendario liturgico il Cardinale Franciszek Macharski per l’arcidiocesi di Cracovia (1985), e successivamente alcuni vescovi polacchi nelle proprie diocesi. Su richiesta dell’Episcopato polacco, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nell’anno 1995, introdusse questa Festa in tutte le diocesi polacche. Nel giorno della canonizzazione di Suor Faustina, il 30 aprile dell’anno 2000, il Papa annunciò questa Festa per tutta la Chiesa.

Ispirazione all’istituzione di questa Festa fu un desiderio di Gesù trasmesso da Suor Faustina. Il Signore Gesù le disse: Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la Festa della Misericordia (D. 299). Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e di rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla confessione ed alla Santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine (D. 699).

In molteplici apparizioni il Signore Gesù definì non solo la collocazione della Festa nel calendario liturgico della Chiesa, ma anche il motivo e lo scopo della sua istituzione, le modalità di preparazione e di celebrazione e le grandi promesse ad essa legate. La più grande è la grazia del “perdono totale delle colpe e delle pene” collegata all’accostarsi, in quel giorno, alla Santa Comunione dopo una buona confessione (senza alcun legame con il più piccolo peccato), nello spirito del culto della Divina Misericordia ovvero con un atteggiamento di fiducia verso Dio e di amore attivo verso il prossimo.

Questa grazia è – come spiega Don prof. Ignacy Różycki – una grazia più grande dell’indulgenza plenaria. Questa consiste nella cancellazione delle pene terrene dovute ai peccati commessi, ma non è mai la remissione delle stesse colpe. La grazia straordinaria è sostanzialmente la più grande delle grazie dei sei sacramenti ad eccezione del Sacramento del Battesimo: in quanto la remissione di tutte le colpe e di tutte le pene è la grazia sacramentale del Santo Battesimo. Per quanto riguarda le promesse citate, Cristo legò la remissione totale delle pene e delle colpe con l’accostarsi alla Santa Comunione ricevuta il giorno della Festa della Misericordia e l’ha elevata a rango di ”secondo battesimo”.

La Festa della Misericordia ha la più alta importanza tra tutte le forme di culto della Divina Misericordia per quanto concerne la grandezza delle promesse e la collocazione nella liturgia della Chiesa. Il Signore Gesù parlò del desiderio di istituire questa Festa per la prima volta a Płock, quando trasmise la Sua volontà circa la creazione dell’immagineIo desidero – disse nel febbraio dell’anno 1931 a Suor Faustina – che vi sia una Festa della Misericordia. Voglio che l’immagine che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la Festa della Misericordia (D. 49). Negli anni successivi il Signore Gesù ritornò sulla questione in molteplici apparizioni nelle quali definì non soltanto la collocazione di questa Festa nel calendario liturgico, ma spiegò anche la ragione della sua istituzione, le modalità di preparazione e di celebrazione nonché le grazie ad essa collegate

La preparazione a questa Festa consiste nella novena e cioè nella recita, per nove giorni, della Coroncina alla Divina Misericordia iniziando dal Venerdì Santo. La Festa della Mia Misericordia è uscita dalle Mie viscere a conforto del mondo intero (D. 1517) – disse il Signore Gesù a Suor Faustina.

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SUOR FAUSTINA KOWALSKA

Nacque il 25 agosto 1905, a Glogowiec (Polonia), da una povera e religiosa famiglia contadina, terza di dieci figli. Fu battezzata col nome di Elena nella chiesa parrocchiale di Swinice Warckie. Fin dalla più tenera età si distinse per l’amore della preghiera, per il lavoro, per l’obbedienza ed anche per la sensibilità verso la povertà umana.All’età di nove anni ricevette la Prima Comunione vivendo assai profondamente questo momento, consapevole della presenza dell’Ospite Divino nella sua anima. Elena aveva dodici anni quando fu aperta una scuola polacca con quattro classi; lei frequentò solo per due anni e parte del terzo, perché dovette cedere il posto agli alunni più piccoli; compiuti i sedici anni, lasciò la casa paterna e andò a lavorare come domestica a Aleksandròw e a Lòdz per poter trovare i mezzi di sostentamento per se stessa ed aiutare i genitori. La vocazione religiosa si era già fatta sentire quando aveva appena sette anni. Finite le scuole voleva entrare in convento, ma i suoi genitori non le davano il permesso.

Sollecitata in una visione dal Cristo Sofferente, il 1° agosto 1925, entrò nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia assumendo il nome di Suor Maria Faustina. Nella Congregazione visse tredici anni e soggiornò in diverse case, ma più a lungo a Cracovia, Plock, e Vilnius, dove svolgeva lavori di cuoca, giardiniera e portinaia. Esteriormente nulla tradiva la sua ricca vita mistica. Con zelo adempiva tutti i lavori, osservava fedelmente la regola religiosa, era raccolta e nello stesso tempo molto naturale, serena, piena di benevolenza e di amore disinteressato per il prossimo.

La sua vita, apparentemente senza significato, monotona, grigia, nascondeva in se una straordinaria unione con Dio. Infatti fin dall’infanzia desiderava essere una grande santa e per tutta la vita tendeva sempre di più alla piena unione con Dio, sempre pronta a sopportare ogni sacrificio per collaborare con Gesù a salvare le anime. Il Signore la arricchì di doni straordinari (visioni, apparizioni, stimmate nascoste, partecipazione alla Passione del Signore, unione mistica con il Signore, dono della profezia, discernimento nelle anime e altri doni), concedendole l’intima conoscenza del mistero della Misericordia di Dio.

Grazie a questo vivo rapporto con Gesù Cristo, Maria Santissima, gli Angeli e i Santi, nonché con le anime del purgatorio, il mondo soprannaturale era per lei ugualmente reale come quello che percepiva con i sensi.

Suor Faustina, consumata dalla tubercolosi e dalle numerose sofferenze che accettava come volontario sacrificio per i peccatori, nella pienezza della maturità spirituale e misticamente unita a Dio, morì in concetto di santità a Cracovia, il 5 ottobre 1938, alle ore 22.45, all’età di soli 33 anni (immagine esatta di essere stata la copia conforme di Gesù). La fama della santità della sua vita crebbe insieme alla diffusione del culto alla Divina Misericordia sulla scia delle grazie ottenute tramite lasua intercessione. Negli anni 1965-67 si svolse a Cracovia il processo informativo relativo alla sua vita e alle sue virtù e nel 1968 iniziò a Roma il processo di beatificazione che si concluse nel dicembre del 1992.Fu beatificata da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro a Roma, il 18 aprile 1993 e proclamata Santa il 20 aprile 2000.Le reliquie di Suor Faustina si trovano nel santuario della Divina Misericordia a Cracovia.