Event details
- domenica | 6 Dicembre 2020
- Tutto il giorno
Il libro della Bibbia è aperto (diviso),
tra il VECCHIO TESTAMENTO (pagina di sinistra) dove la mano del Profeta Isaia traccia la venuta del Battista,
e il NUOVO TESTAMENTO (pagina di destra) dove l’evangelista Marco inizia il Vangelo parlando di Giovanni Battista che, sulle rive del fiume Giordano, prepara la strada preannunciando la venuta del Salvatore e invitando gli accorsi al pentimento.
PREPARIAMO LE VIE DEL SIGNORE CHE VIENE
Chi tra di noi ascolterà Giovanni Battista e farà vere e proprie scelte di conversione? Ricordandoci che la conversione non è farci santi con la nostra bravura, bensì orientare la nostra vita verso la misericordia divina che sta per manifestarsi, volgerci verso l’Amore che viene a salvarci! Si tratta di preparare – insieme – la via del Signore, di togliere tutti gli ostacoli, in noi e tra noi, che impediscono alla tenerezza divina di raggiungerci (I Lettura e Vangelo). Allora potrà manifestarsi il “battesimo di fuoco”; il fuoco dell’Amore che consuma il non-amore tra noi, e fa ardere i nostri cuori. L’Avvento ci chiama alla conversione del cuore, così da affrettare la venuta del giorno del Signore. Dobbiamo prepararci insieme, perché verranno nuovi cieli e una terra nuova nei quali la giustizia – e solo essa – abiterà (II Lettura). Dobbiamo prepararvi il mondo intorno a noi: Dio vuole che nessuno si perda, ma questo dipende anche dalla nostra testimonianza! La tua vita farà intravedere agli altri la bellezza della speranza? Coraggio! È la tua missione! Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze |
Meditiamo insieme
Domenica scorsa abbiamo iniziato l’Avvento con l’invito a vigilare; oggi, seconda domenica di questo tempo di preparazione al Natale, la liturgia ce ne indica i contenuti propri: è un tempo per riconoscere i vuoti da colmare nella nostra vita, per spianare le asperità dell’orgoglio e fare spazio a Gesù che viene. Il profeta Isaia si rivolge al popolo annunciando la fine dell’esilio in Babilonia e il ritorno a Gerusalemme. Egli profetizza: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via al Signore […]. Ogni valle sia innalzata”». Le valli da innalzare rappresentano tutti i vuoti del nostro comportamento davanti a Dio, tutti i nostri peccati di omissione. Un vuoto nella nostra vita può essere il fatto che non preghiamo o preghiamo poco. L’Avvento è allora il momento favorevole per pregare con più intensità, per riservare alla vita spirituale il posto importante che le spetta. Un altro vuoto potrebbe essere la mancanza di carità verso il prossimo, soprattutto verso le persone più bisognose di aiuto non solo materiale, ma anche spirituale. Siamo chiamati ad essere più attenti alle necessità degli altri, più vicini. Come Giovanni Battista, in questo modo possiamo aprire strade di speranza nel deserto dei cuori aridi di tante persone. (papa Francesco, Angelus, 10 dicembre 2017) |