Presentazione di Gesù al Tempio (Festa della Candelora) – mercoledì 2 febbraio 2022

Event details

  • mercoledì | 2 Febbraio 2022 to giovedì | 3 Febbraio 2022
  • Tutto il giorno

MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO – Presentazione di Gesù al Tempio – Festa della CANDELORA

Ore 17.30 – Santo Rosario

Ore 18.00 – Benedizione delle candele e Celebrazione Eucaristica durante la quale i genitori degli ARALDINI presenteranno i piccoli alla comunità parrocchiale con il rito dell’ ”ECCOMI”

Tutti i bambini frequentanti il corso di preparazione alla Prima Comunione sono invitati a partecipare unitamente alle loro famiglie


VANGELO

Dal Vangelo di Luca (Lc 2,22-40)

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore –  come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore.


NOTE STORICHE

Cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale. È la festa liturgica della Presentazione al Tempio di Gesù, raccontata dal vangelo di Luca (2,22-40), e popolarmente detta “candelora” perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo luce del mondo come viene chiamato il Bambino Gesù dal vecchio profeta Simeone: «I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». La stessa frase, peraltro, è ripetuta nella preghiera di compieta che chiude la giornata.

La festa delle luci ebbe origine in Oriente con il nome di “Ipapante”, cioè “Incontro”. Nel secolo VI si estese anche all’Occidente: da Roma, dove aveva carattere più penitenziale, alla Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele che ha dato il nome alla festa: “candelora”, appunto. Questa festa chiude le celebrazioni natalizie e con la profezia di Simeone alla Vergine Maria («anche a te una spada trafiggerà l’anima») apre il cammino verso la Pasqua.

La Purificazione della Vergine Maria

Per un periodo questa festa era dedicata alla Purificazione della SS. Vergine Maria, in ricordo del momento, narrato al capitolo 2 del Vangelo di Luca, in cui Maria, in ottemperanza alla legge ebraica, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione. La riforma liturgica del 1960 ha restituito alla celebrazione il titolo di “Presentazione del Signore”, che aveva in origine. Secondo l’usanza ebraica, infatti, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù. Anticamente questa festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’Epifania).