Dopo aver avuto l’onore il 4 dicembre 2017 di consegnare le chiavi della città di Pietrelcina a Wanda Poltawska, oggi 3 novembre 2021 unitamente ad una delegazione di frati minori cappuccini di San Giovanni Rotondo, guidata dal vicario provinciale fr. Francesco Dileo, fr. Nazario è a Cracovia, dove ha preso parte parte alla Messa, presieduta nella basilica della Beata Maria Vergine, dal card. Stanislaw Dziwisz, di ringraziamento al Signore per il centesimo compleanno della dottoressa Wanda Poltawska.
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Chi è Wanda Poltawska
Nata a Lublino, in Polonia, il 2 novembre 1921, sin da ragazza frequenta i circoli della gioventù cattolica. Quando i nazisti occupano la Polonia entra a far parte della resistenza. Catturata, viene trasferita nel lager di Ravensbrèck, noto per gli esperimenti a cui venivano sottoposte le prigioniere. Wanda è ormai un numero, il 7709. Anche lei subisce l’umiliazione di essere trasformata in cavia. Finita la prigionia, si laurea in medicina e psicologia, però è insoddisfatta. Cerca risposte e le trova in un giovane sacerdote di nome Karol Wojtyla. Un sodalizio affettivo e spirituale che durerà oltre mezzo secolo. Sposata ad Andrzej, scopre di essere malata di cancro. Wojtyla scrive a Padre Pio chiedendogli di pregare per la guarigione della sua amica. Il cancro scompare. Diventato Papa, l’amicizia con Wanda non si interrompe. Anzi negli ultimi mesi di vita è accanto al grande Papa morente. È Wanda che fa a Giovanni Paolo II, al posto di suor Tobiana, l’ultima iniezione di antibiotico, lei che legge per lui libri di preghiere e autori classici.