Il termine “catechista”, così come “Catechesi” e “Catechismo”, deriva dal verbo greco κατηχεῖν che significa “istruire a viva voce”. Il Catechista è chi “fa risuonare” (ἠχεῖν) il messaggio del Vangelo, o meglio “ciò che la Chiesa stessa professa, celebra, vive, prega nella sua vita quotidiana”.

Il primo “catechista” della storia fu Gesù Cristo che “andava[…]insegnando e predicando la buona novella del regno”.

Gesù fin dall’inizio della sua attività pubblica associò strettamente a sé alcuni discepoli ai quali affidò l’incarico di prolungare nel tempo la sua opera. Gli Apostoli, dunque, si impegnarono nel testimoniare il messaggio che – per esperienza diretta – avevano ricevuto da Gesù.

Il catechista è comunemente un laico che si mette al servizio della propria parrocchia per collaborare alla formazione dei bambini e dei ragazzi che si preparano a ricevere i Sacramenti. I suoi compiti in paesi di missione sono molto più ampi.

Il Catechista è chi, per aver conosciuto personalmente Cristo, comunica e trasmette questa conoscenza agli altri. Questo aspetto è importante perché l’azione del catechista non è quella di trasferire delle nozioni, di impartire degli insegnamenti, ma più correttamente quella di condividere l’esperienza di incontro con una persona che è Gesù Cristo.

Il catechista è chiamato anche a spiegare sotto la luce del Magistero i Dogmi della Chiesa.

Per essere catechisti bisogna aver ricevuto il Sacramento della Confermazione (Cresima) ed essere nominati tali dal proprio parroco a nome della comunità.

Ricevono il mandato per tale missione ogni anno la domenica in cui si celebra la “Giornata Mondiale Missionaria”.