LE CONFRATERNITE – Cosa sono

La forma con cui si svilupparono le attuali Confraternite ebbe origine nel Medioevo, in risposta ai bisogni di pace e misericordia di cui c’era bisogno in quell’epoca perturbata. Le Confraternite sono quindi associazioni nate all’ombra degli Ordini Religiosi come strumento di promozione umana, che davano una prima risposta ai problemi di povertà e di emarginazione, allora del tutto trascurati dai poteri civili.
Questo sviluppo delle Confraternite e della loro funzione sociale, portò al rinnovamento della vita cristiana; difatti nel XVI secolo nacquero nuove confraternite come le compagnie della carità e le compagnie del Divino Amore che fondarono ospedali e ricoveri per i bisognosi. Sempre nello stesso periodo i frati Carmelitani fondarono confraternite del Carmine (ma di carattere puramente devozionale), affiancate dagli Eremitani di Sant,’Agostino (che fondarono quelle della Cintura), i Domenicani fondarono quelle del Rosario, diffuse anche quelle devote al Santissimo Sacramento a cui Papa Paolo III concesse numerose indulgenze e privilegi.
Le Confraternite restano vitali nel tempo rinnovando l’esperienza di fede e di carità che le ha fatte nascere e le fa avanzare da almeno 8 secoli.
Data questa evoluzione storica , la definizione di Confraternita, ai sensi dei Canoni 298 e seguenti del vigente Codice di Diritto Canonico, è associazione pubblica di fedeli della Chiesa Cattolica,finalizzata specificatamente all’incremento del culto pubblico ed all’esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura.
Quindi chi si scrive ha la consapevolezza di entrare a far parte di un’associazione che ha un grande ideale di base costituito dallo spirito di cristiana fraternità. Essere confratello non è una semplice adesione ad una associazione ma un ideale ed uno stile di vita, radicato nella comunità locale. E proprio perché di norma una Confraternita nasce e si sviluppa all’interno di una comunità parrocchiale, essa non deve assolutamente dimenticare né sottovalutare l’impegno in essa, soprattutto riguardo all’animazione liturgica.
La CONFRATERNITA del SANTO ROSARIO
La Confraternita del Santo Rosario è un’associazione di fedeli della Chiesa cattolica, uniti nello scopo della recita di quell’insieme di preghiere detto appunto Rosario. Questo tipo di confraternita nacque sotto la spinta dei Domenicani ed il primo ad approvare una Confraternita del Rosario in nome del Papa nel 1476 fu il il Cardinale Alessandro Nanni Malatesta, legato pontificio e vescovo di Forlì .Lo stesso Cardinale Nanni si iscrisse alla Confraternita.
La Confraternita del Santissimo Rosario fu fondata da Maria Santissima due anni dopo la straordinaria apparizione di Tolosa di Francia, affinché il Rosario fosse non solo un’arma di preghiera personale, ma anche comunitaria. San Domenico era prigioniero da tre mesi su una nave pirata, quando nella notte beatissima dell’Annunciazione del 1214, una grande tempesta scosse la nave, riducendola ad una zattera: su di essa vi erano San Domenico e il suo confratello San Bernardo, illesi, nemmeno sfiorati dalla pioggia. Ed ecco che apparve la Madonna, preoccupata per la sorte dei pirati peccatori, senza speranza di salvezza. Fondò in quell’attimo, come ultima ancora di speranza, la Confraternita del Santissimo Rosario. La Madonna del Rosario disse a San Domenico: “Se essi accoglieranno questo ultimo Rifugio di Misericordia del mio Rosario, non saranno ingoiati dalle acque e dall’inferno!” All’invito di San Domenico i pirati accettarono e si salvarono dalle acque raggiungendo la spiaggia, nonostante la tempesta. Allora la Madonna apparve, li confortò e gli restituì la nave, precedentemente distrutta dalla tempesta, lì ancorata miracolosamente vicino la spiaggia. La Madonna, Regina e Madre di Misericordia, accolse nella Confraternita del Rosario i pirati come primi suoi Rosarianti e Musici del Rosario in terra.

Da allora le Confraternite del S. Rosario si diffusero in tutto il mondo, per riunire, come in un unico Rosario di inimmaginabili proporzioni, i Rosari detti in Confraternita, uniti ai Rosari del Tesoro della Confraternita detti nei secoli precedenti e che costituiscono il Tesoro Spirituale nelle mani di Maria, con il quale Ella può ottenere Grazie immense a vantaggio di coloro che si rivolgono a Lei pregando l’Ave Maria.

La CONFRATERNITA del SS. ROSARIO ad ISERNIA – Storia

Le prime notizie sulla Confraternita emergono dalla relazione del 1 Dicembre 1579 dell’allora Vescovo Lomellino. Isernia contava allora 4000 abitanti ed in città le Confraternite esistenti erano cinque, tra cui quella del SS.Rosario. Il Vescovo Lomellino potenziò il Convento già esistente dei Frati Domenicani a nord della città,i quali officiavano l’annessa Chiesa di S.Croce, sede della Confraternita del Santissimo Rosario (comunemente detta per l’appunto di S. Domenico e distrutta nel bombardamento del 10 settembre 1943) . Detta Chiesa era in origine sede della Confraternita dei battenti o flagellati; con bolla del Papa Alessandro VI nel 1494 fu donata ai Domenicani (chiamati ad Isernia dal Vescovo Mons.D’Adamo nel 1449, per stabilirsi proprio nel complesso conventuale di S.Croce.). L’opera svolta dal Vescovo Lomellino in favore del Convento di S. Croce è la seguente :
“sorgeva in quei pressi una Chiesa,assai indecorosa e malridotta, dedicata a S. Maria di Giacomo,sede di una confraternita dallo stesso titolo. Il Lomellino donò ai frati la fatiscente Chiesa, con facoltà di ridurla ad uso profano, costruendo sulla sua area delle botteghe, a patto che erigessero nella Chiesa conventuale di S.Croce un altare in onore di S.Maria di Giacomo. Tutti i diritti e cospicue rendite della soppressa Chiesa di S.Maria di Giacomo passavano nella Chiesa di S.Croce e la Confraternita che aveva sede nella vecchia Chiesa veniva sostituita dalla Confraternita del Rosario, forse già esistente,propria dei domenicani”. (D.Antonio Mattei – Storia d’Isernia)
Le novità create dal Lomellino non avevano il solo scopo di garantire ai Domenicani l’esercizio dell’apostolato per le normali esigenze dei fedeli; lo zelante Vescovo fece obbligo di tenere nella comunità un padre teologo che mettesse sù una cattedra di teologia dogmatica e morale per i chierici diocesani che si preparavano al sacerdozio (così dalla Bolla Vescovile di annessione e convenzione emanata il 10/10/1585 e da altro manoscritto sull’origine delle chiese di Isernia. Ambedue i suddetti manoscritti sono custoditi in curia).
Il convento dei domenicano veniva chiamato dal popolo di S.Domenico ma il titolo giuridico rimaneva sempre quello di S.Croce.
Nella nuova Relazione del Lomellino nel 1592 alla S.Sede, si fa notare che numerosi erano in diocesi gli ospedali e le associazioni (il quel tempo gli Ospedali erano solo luogo di accoglienza per i poveri) che provvedevano a salvare gli “esposti”, aiutare le fanciulle bisognose nubende e sovvenire ai poveri vergognosi. A Isernia , si dice, operavano 5 Confraternite (SS. Sacramento, S. Antonio,Annunciazione, Concezione,Rosario) e di esse, una sola , quella del SS.Sacramento, aveva scopo prevalente di culto e aveva sede in Cattedrale. Dal che si deduce che la ns. Confraternita assolveva già a quelli scopi sociali che caratterizzano questo genere di associazioni.
Mons.De Rusticis (Vescovo) in una Relazione stesa nel 1650 sulla situazione di Isernia dice “…tutte le Confraternite hanno dei redditi e raccolgono offerte e sono governate da persone designate dalla civica amministrazione , eccettuata la Confraternita del Rosario che ha i suoi dirigenti scelti a sorte”.
Facciamo un salto ed arriviamo al Settecento . Carlo III nel Concordato con la S.Sede ratificato l’8/6/1741 sancì l’esenzione totale dei tributi solo per le parrocchie,seminari e ospedali, mentre gli altri enti religiosi erano soggetti a pagare metà delle imposte sui beni che già possedevano e le imposte su tutti i beni che eventualmente avessero acquistato in futuro. Con Ferdinando I fu emanato decreto nel 1798 in cui si ordinò che tutti i Registri dovevano essere formati da fogli di carta bollata. Non solo i registri parrocchiali furono tassati ma anche enti religiosi e confraternite: nel 1788 troviamo che le Chiese dell’Annunziata pagava un’imposta di 3 ducati,le Confraternite di S.Antonio,Del Rosario e del Purgatorio (S.Maria del Suffragio) ciascuna un ducato e 50 grana.
A quell’epoca quattro erano le Confraternite allora esistenti (Corpo di Cristo, S.Antonio,Rosario e Purgatorio (archivio di Stato di Napoli “Luoghi pii e misti” Vol.94; Archivio della Curia vescovile di Isernia sezione “Confraternite).
E’ di quegli anni il riconoscimento delle Regole della Congregazione sotto il Titolo del Santissimo Rosario, approvato con Regio Decreto del 5 Novembre 1781.(vedi documento pdf).
Il Terremoto del 1805 distrugge metà Isernia – Nel resoconto di Pasquale Fortini :
“…Il convento dei Padri Domenicani nella sinistra è stato squonquassato nella metà. La Chiesa riedificata ca. 30 anni addietro l’è tutta caduta e sono solamente rimaste poche mura all’in piedi. Egualmente è rimasta devastata la Confraternita del SS. Rosario la quale era attaccata a detta Chiesa.”. .
Re Ferdinando I di Borbone, subito informato del disastro abbattutosi su Isernia, con efficace tempismo provvide ad inviare i soccorsi necessari. Tra le opere rimesse in piedi , …la Chiesa di S.Domenico, fu ricostituita nel 1829. Va rivelato che sia il Convento di S.Croce (ovvero di S. Domenico) che il Monastero di S.Chiara per essere diventati inagibili a causa del terremoto furono soppressi con decreto reale del 23/9/1806 .
Arriviamo all’Unità d’Italia, ricordando che in forza della L. 7/7/1866 furono soppressi (a partire dal 1869) molte comunità religiose, di cui vennero incamerati i beni. Una vera tempesta devastatrice fu la L.15/8/1867 con la quale vennero spogliati della loro patrimonio e soppressi ben 25.000 enti ecclesiastici. Solo le parrocchie vennero risparmiate. Anche Confraternite e Istituti di beneficenza vennero risparmiati, ma poi con decreto 18/7/1904 ne fu decretata la morte ed incamerati beni, che passarono ai Comuni per opere di beneficenza ed assistenza.
Da rilevare che ad Isernia nel 1902 la ns. Confraternita aveva ca. 800 iscritti, tra uomini e donne.

La CONFRATERNITA del SS. ROSARIO ad ISERNIA – Oggi

Per le Confraternite, ora come nelle ere passate, il momento più importante è senza subbio quello della processione, organizzate per le feste dei propri santi, o per alcune feste particolari, o come pellegrinaggi. Durante questi eventi i confratelli portano le casse processionali i crocifissi, mazze, stendardi, candele. I libri contabili conservati negli oratori ci danno l’esatto riscontro delle spese che venivano fatte per le processioni: candele per illuminare l’oratorio, compenso per la banda musicale, un compenso per i prelati che partecipavano, ed infine un rinfresco, spesso anche molto umile, con solo pane e vino, per chi aveva partecipato alla funzione, anche per le confraternite vicine che avevano voluto unirsi ai festeggiamenti.

Il titolo,lo scopo, cos’ come anche il colore e la forma dell’abito di una Confraternita non sono causali né arbitrariamente cambiabili : richiamano un certo tipo di servizio e di legami con altre Confraternite della stessa specie, con una “casa-madre”, con una famiglia religiosa..
L’abito ha una sua importanza per tre motivi almeno :
– è un richiamo visibile ai propri doveri di confratelli
– distingue ed onora la Confraternita nel suo insieme quando compare in pubblico, con un suo preciso posto nelle manifestazioni religiose
– è un segno di uguaglianza tra tutti i confratelli
L’art. 3 dello Statuto della Confraternita approvato il 27/5/1987 dal Vescovo di Isernia-Venafro, recita che “ La Confraternita mantiene le proprie tradizionali insegne che consistono : camice bianco- mozzetta nera bordi rossi – con effigie Madonna del Rosario.
La Congregazione Generale (art.9) ,composta da tutti i Confratelli,è il supremo organo deliberativo della Confraternita.
Gli Organi Direttivi (art.8) ed organizzativi della Confraternita sono i:
1) il Priore
2) Il Segretario
3) Il Tesoriere
4) Due Confratelli Assistenti
5) Il Consiglio Direttivo, comesopra composto
6) La Congregazione Generale

Per lo Statuto attualmente in vigore, si allega documento pdf di pronta consultazione