Carissimi amici ed amiche,

all’inizio dell’Avvento vi scrivo poche righe per presentarvi una serie di date e, soprattutto, di “eventi” che, pur nella loro ripetitività, ci dicono una profonda verità: “è nato per noi, in Betlemme, il Figlio di Dio”.

Quante emozioni, riflessioni, pensieri ci vengono suggeriti da questo dono di Dio all’umanità; ma la prima grande considerazione è che questo dono dobbiamo farlo nostro, valorizzarlo, trasmetterlo. Il dono si chiama Gesù, Lui è il Salvatore, la parola di Dio incarnata nell’umanità. Le quattro domeniche di Avvento ci introdurranno nel Natale del Signore e subito dopo al grande ringraziamento al Signore. Il 31 dicembre non è solo l’ultimo giorno dell’anno, ma il momento per ringraziare, tutti insieme, come Chiesa, con Gesù Eucarestia, il Padre Onnipotente.

Saranno di questi giorni la festa della Sacra Famiglia, quella di Maria Madre di Dio, e quindi la Giornata Mondiale della Pace, della Epifania, del Battesimo di Gesù e, quindi, dell’incontro di ognuno di noi con il Nato Bambino.

A qualcuno sembreranno troppi eventi; ma quando si ama la parola “troppo” è veramente di troppo.

Chiudo pochi pensieri assicurando a tutti e ad ognuno la mia particolare vicinanza, quella dei miei confratelli cappuccini. Risuoni con forza e con un particolare calore il saluto dell’Angelo ai pastori: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.

Auguri. Buon Natale, Buon Anno Nuovo 2018

fr. Nazario Vasciarelli

cappuccino e vostro parroco

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